1973-2023...NAIT 50... Auguri per i tuoi primi 50 anni

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1973-2023...NAIT 50... Auguri per i tuoi primi 50 anni

Nait festeggia i 50 anni

Naim festeggia il suo cinquantesimo anniversario e per celebrare l'occasione il marchio inglese leader nell'elettronica hi-fi presenta il nuovo amplificatore NAIT 50, una rimasterizzazione del primissimo e iconico amplificatore NAIT prodotto nel lontano 1983.

Realizzato interamente a mano nel Regno Unito, a rendere ancor più iconico ed esclusivo questo prodotto è la sua produzione a tiratura limitata a soli 1.973 pezzi, numero scelto per onorare l'anno di fondazione.

Quando tutto ebbe inizio

Agli audiofili dalla chioma 'brizzolata' di sicuro il nome Nait non giunge nuovo, anzi molte volte viene indicato come l'inizio di una nuova era, un vero spartiacque nel mondo dell'alta fedeltà, che ha permesso un pò a tutti di poter vivere di una qualità di riproduzione molto più fedele senza per forza essere dei milionari. 

Il Nait è stato il primo ampli integrato della Naim, e grazie alle sue elevate capacità soniche, a discapito della sua forma particolare e al prezzo 'umano' proposto, si è subito cosparso di un'aurea particolare che lo ha fatto di diritto entrare a far parte del novero dei prodotti audio leggendari.

L'idea alla base della sua realizzazione è stata infatti quella di offrire ad un pubblico il più vasto possibile il proverbiale suono Naim, fatto di non elevate potenze, tanto sbandierate in quei tempi, ma basandosi essenzialmente sulla capacità di pilotaggio e della dinamica reale di cui questo piccolo amplificatore doveva disporre.

Il primo Nait disponeva quindi di soli 15 watt per canale su 8 ohm ma magicamente riusciva a pilotare in scioltezza una gran quantità di diffusori anche sulla carta proibitivi, riuscendo a regalare prestazioni sonore inimmaginabili per quella categoria di prezzo, con una capacità dinamica assolutamente travolgente e inaspettata.

Da questo momento in poi nasce il termine "PraT", che sta per Pace, Rhythm and Tempo, ovvero la capacità da parte di un amplificatore di porgere il messaggio musicale in modo nuovo, con un tempo diverso, capace di coinvolgere letteralmente dal punto di vista fisico l'ascoltatore trascinandolo nel pieno della riproduzione, riuscendo allo stesso tempo a non essere protagonista e mantenendo quel respiro naturale che consente di seguire la musica con estrema naturalezza.

In Nait 1 divenne quindi ben presto il punto di riferimento di tutti gli apparecchi HiFi dell'epoca non solo nella sua fascia di prezzo ma anche oltre... la rivoluzione aveva preso inizio

Il Nait 50

Il NAIT 50 come detto nasce per rendere onore al primo amplificatore Naim rilasciato nel 1983 ed anche se esteticamente ne riprende in toto le forme si avvale comunque di circuiti tecnicamente migliorati grazie al know-how raggiunto dall'azienda dopo tanti anni sulla cresta dell'onda.

Questo nuovo Naim, NAIT 50, così come il suo predecessore, a livello sonico riesce ad offrire delle prestazioni da vero riferimento per la sua categoria di prezzo, mantenendo e migliorando tutte quelle qualità dinamiche esplosive e quella riproduzione precisa e autoritaria che appartiene solo alle amplificazioni Naim.

La selezione degli ingressi utilizza il controllo fly-by-wire mentre tra le novità più rilevanti di questa edizione anniversario, oltre all'aumento della potenza che passa a 25W a canale su 8 ohm per salire a 40W su carichi di 4 ohm, c'è da menzionare la presenza di un nuovo amplificatore per cuffie a transistor discreto già utilizzato nella serie New Classic ed assente sul Nait 1, il che lo rende un prodotto ancora più versatile e conveniente.

Costruzione

Come tutte le creazioni del brand inglese anche per questo amplificatore si è scelto volutamente e anche per dovere storico di rinunciare a qualsiasi ornamento non necessario che possa sminuirne le prestazioni e la qualità del suono.

Il NAIT 50 viene realizzato artigianalmente nei laboratori Naim di Salisbury, nel Regno Unito e vanta un design e una qualità di materiali utilizzati senza compromessi, che danno vita a un prodotto dal punto di vista estetico che trasuda non solo eleganza ma anche un'enorme senso di solidità, merito della solida struttura in alluminio ingentilita da bordi cromati.

Come per incantesimo il tempo sembra essersi fermato quando si ammira per la prima volta questa macchina, riportando immediatamente indietro negli anni gli audiofili più vissuti.

Il suo pannello frontale non lascia assolutamente indifferenti e riesce nell'arduo compito di unire tradizione e modernità, con un cenno agli iconici codici di design del NAIT 1.

Naim ha fatto davvero un ottimo lavoro con il NAIT 50 replicando appunto tutti i dettagli dell'originale, come il logo, i pulsanti, il cabinet 'semplice', mentre solo il colore della manopola del volume risulta leggermente diverso.

Due cose sulla parte frontale sono però diverse: il LED del nuovo NAIT 50 è infatti di color bianco invece che verde e la manopola del bilanciamento è diventata un jack per le cuffie; logicamente adattandosi ai tempi anche i nomi degli input sono diversi, visto per esempio che ormai il sintonizzatore analogico è quasi del tutto scomparso e sostituito dalla streamer.

Retro e connessioni

La filosofia Naim del 'lLess is more' è naturalmente applicata anche al NAIT 50 e visto che si rifà a un prodotto in cui la riproduzione avveniva solo con connessioni di tipo analogico il parco connessioni è ridotto davvero allo stretto necessario.

Assolutamente banditi ogni forma di ingressi digitali, porte USB et simila, il NAIT 50 vede sul pannello posteriore solo tre opzioni di ingresso, ovvero uno stadio phono MM a transistor discreti e altri due ingressi di linea, chiamati Stream e Aux, anche questi implementati nel pieno rispetto della tradizione Naim con l'impiego di prese di linea DIN.

Passato, presente e futuro

Il nuovo Nait 50 come tutti i prodotti Naim che sono progettati per essere contemporanei e senza tempo, si rispecchia in pieno in tale filosofia, ritrovando in questa versione moderna un'impennata di orgoglio di quello che è stato ed ha rappresentato.

Sicuramente questa produzione non deve essere vista come un'operazione commerciale da parte di Naim, dato anche il numero limitato di esemplari prodotti, ma più che altro come una forma di ritorno alle origini, in un mondo, come quello dell'hi-fi, che sta correndo davvero  troppo veloce.

Il ritorno ai ricordi del passato rassicurano i vecchi audiofili facendoli sentire ancora parte di questo mondo e permettendogli, grazie a un oggetto di questo genere, di confrontarsi con le nuove generazioni e con orgoglio dire: 'Io c'ero'.

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