Bowers & Wilkins 800D3 Il miglior diffusore al mondo

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La Serie Diamond, in generale non sono quindi i migliori diffusore al mondo, ma la più avanzata gamma di casse mai fatta, e la 800D3 ne sono la massima espressione.

La Serie 800 non è nuovissima, è infatti in commercio da qualche tempo ma rappresenta ancora, senza alcuna incertezza, l’avanguardia tecnologica nel campo della diffusione acustica. Flagship del range 800 di Bowers & Wilkins, la 800D3 ha sconvolto, letteralmente, gli scenari prestazionali tra i diffusori di riferimento assoluto. Ascoltando una cassa acustica anche dal costo triplo a confronto, se ne commentano le differenze, si discute delle sfumature, ma quando si prende in considerazione la differenza di prezzo, le 800D3, escono sempre “almeno” vincenti, non avendo, di fatto, nessun rivale in commercio. Sono, insomma, la quadratura del cerchio.

La storia del modello ha oltre 40 anni. L’originale 801 fu lanciata nel 1979, dopo un progetto di ricerca triennale. L’obbiettivo era quello di creare un diffusore con delle prestazioni nettamente superiori a qualsiasi altro modello fosse in commercio. La 801 e i suoi successori ebbero un enorme successo, dimostrando ciò che John Bowers affermava sempre: “Se riesci a fare un prodotto migliore riuscirai facilmente a venderlo”.

La Serie Diamond, in generale non sono quindi i migliori diffusore al mondo, ma la più avanzata gamma di casse mai fatta, e la 800D3 ne sono la massima espressione.

Un motivo c’è sempre

In realtá questa nuova Serie 800 è frutto di una progettazione ex-novo, che nulla riprende dalla D2 che ha mandato in pensione. Fulcro del “cambiamento” il nuovo midrange con cupola Continuum, il cui sviluppo è cominciato nel 2007, quando venne trovata una idea promettente che da subito offrì ottime possibilità di sviluppo.

Nel 2015 l’introduzione in commercio, Continuum Cone, che si basa sul concetto di flessibilità ottimizzata e controllata. Offre il miglior suono ad oggi possibile da una unità medi, ed è un tessuto composito che può definirsi il “trionfo” del lavoro sperimentale, con oltre 70 iterazioni e più di 8 anni di sviluppo continuo. Ma uno degli altri motivi per cui le 800D3 conquistano senza appello, è la gamma bassa. I nuovi driver utilizzano l’Aerofoil al posto del Rohacell, maggiormente rigido e più leggero.

La ricerca è cominciata nel 2012, e oltre al materiale in senso stretto si è lavorato sulla forma, adesso a spessore variabile (al centro più spesso che ai bordi). La forma del cono è stata ottimizzata al computer in modo da imprimere la maggiore rigidità possibile alla struttura dove è necessario, estendendo il comportamento a pistone più in alto della gamma udibile. Rivisitato poi completamente il concetto di Matrix.

I progettisti si sono accorti che sarebbe stato possibile realizzare un mobile più rigido adottando una struttura in compensato di alto spessore (invece dell’MDF), rinforzata con una struttura in alluminio e acciaio proprio a ridosso degli altoparlanti, adesso rigidamente fissati attraverso delle ghiere a sbalzo, come già visto nei diffusori celebrativi Signature Diamond, è cosí nato il cabinet Reverse Wrap. E a proposito di cabinet sono cambiate anche le teste, sia di alloggio del tweeter che del mid-range. Turbine Head è il nome del nuovo alloggiamento del medio, adesso in alluminio dal pieno piuttosto che in zinco, come avveniva nella scorsa serie.

Stessa sorte ha subito il contenitore del tweeter.
Entrambe le strutture, la Turbine Head e il Tweeter Body, non hanno adesso risonanze a frequenze udibili, e la stessa metodologia è stata adottata per i cestelli, sia di midrange che di woofer, dotati di nuovo disegno e adesso in grado di scongiurare completamente le distorsioni da riflessione.

Ascolto

Le 800D3 sono “il diffusore”. Amplificate correttamente riescono ad esprimere una qualità davvero stupefacente. Abbiamo usato per l’occasione una coppia di finali Jeff Rowland 625S2 con pre Corus e sorgente Roon Nucleus e cablaggio Audioquest. Con le 800D3 si riscopre il piacere della musica e dell’ascolto di qualità, scevro da qualsiasi sensazione di “riproduzione”. Ci si trova di fronte a un palcoscenico sonoro di grande dettaglio, di estrema limpidezza e pulizia e che riesce a mostrare qualsiasi nuances con il giusto peso e la corretta misura. Nulla di ciò che si ascolta è troppo o troppo poco, è enfatizzato o attenuato.

Tutto è come deve essere, né più né meno. Il palcoscenico sonoro risulta pertanto estremamente corretto nella sua ricostruzione, e con qualsiasi genere, dal rock alla classica, dal pop al jazz. C’è aria tra gli strumenti, c’è sensazione di spazio e allo stesso tempo il messaggio sonoro è perfettamente amalgamato, e nulla, voci comprese, sono in troppa evidenza. Insomma, dei diffusori praticamente perfetti, anche per il grande senso del ritmo e della sincronia, e per una gamma bassa assolutamente stupefacente per controllo e profondità.

Ogni cosa suona al suo tempo e decade quando deve farlo; i bassi non hanno code, le medio alte non vanno troppo in fretta rispetto al resto. Ma tutto ciò viene fuori dopo un acuto ragionamento del recensore, dopo essere stato “costretto” quest’ultimo a scrivere come suona. Già, le 800D3 “suonano” semplicemente, e sempre con grande emozione e trasporto. Vi pare poco?

Bowers & Wilkins 800D3

Tipo: 3 vie bass-reflex
Altoparlanti: 2 woofer 25cm, 1 midrange 15cm, 1 tweeter 2,5 cm
Potenza: 50-500W indistorti
Impedenza: 8 ohm (minimo 3 ohm)
Risposta in frequenza (+/- 3 dB): 17Hz-28kHz
Sensibilitá: 90 dB
Distorsione 2° e 3° armonica: <0,3%
Massima impedenza del cavo consigliata: 0,1 ohm
Dimensioni (AxLxP): 1212x390x583 mm
Peso netto: 94,5 Kg
Prezzo: 30.000 coppia

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